Nella MareNostrum esposto anche un pizzino scritto dagli scafisti.
Rosario Santanastasio ( Presidente Nazionale di ArcheoClub D’Italia ) : “Abbiamo voluto lasciarlo per far comprendere, alle nuove generazioni, la barbarie di questi criminali che trafficano e trafficavano persone. A bordo abbiamo mostrato anche la tavola dei venti, preparata da Archeoclub D’Italia con quattro imbarcazioni appartenute a quattro epoche diverse per narrare la storia legata anche al commercio, alle relazioni umane. Oggi c’è MareNostrum Dike, luogo di bellezza, legalità, conoscenza e non più di sofferenza”.
A Palermo, nel giorno dell’attentato al giudice Giovanni Falcone, a Francesca Morvillo, alla scorta, ben 200 studenti delle scuole siciliane, sono saliti a bordo non solo per ascoltare la storia della Motovela, imbarcazione confiscata, sequestrata agli scafisti, ma anche storie di riscatto, di bellezza, di patrimonio storico, ambientale.
Ad accoglierli c’era anche Umberto, ragazzo dell’Area Penale di Napoli, oggi sub grazie al progetto di MareNostrum – Archeoclub D’Italia – “Bust Busters”. All’esterno è stato allestito lo spazio informativo con pannelli e foto sulle molteplici attività sociali, culturali, di riqualificazione ambientale.
Fortunata Flora Rizzo (Vice – Presidente Nazionale di ArcheoClub D’Italia ) : “Abbiamo ricordato ai ragazzi che dall’VIII sec. a.C., proprio lungo questa costa, sbarcavano i Fenici”.
Arrivata a Palermo, per la Giornata Nazionale della legalità, la MareNostrum Dike. Era imbarcazione Oceanis 473 con la quale gli scafisti trafficavano persone sulla tratta dalla Turchia. E’ stata confiscata, in Sicilia. Ora è MareNostrum Dike, motovela di promozione della cultura della legalità.
Oggi, la MareNostrum Dike ha attraccato al Porto di Palemo. L’Oceanis 473 era imbarcazione con la quale gli scafisti trafficavano persone, bambini, anziani, dalla Turchia. Da luogo di sofferenza, oggi è diventata MareNostrum Dike, luogo di conoscenza.
Ed i ragazzi siciliani hanno esposto lo striscione con la scritta -SVEGLIAMOCI –
“Agli studenti abbiamo mostrato anche un pizzino scritto da uno degli scafisti, dalla cui lettura emerge tutta la loro brutalità. Le persone che venivano caricate su questa imbarcazione, non dovevano vedere. Sul pizzino, uno degli scafisti ha scritto che si mettevano a copertura con il proprio corpo non per tutelare la vita della persona ma perchè i bambini, gli anziani, tutti coloro i quali erano sull’imbarcazione non dovevano vedere a che punto fosse il viaggio. Noi abbiamo voluto dare un messaggio di legatità ed è per questo che abbiamo voluto le nuove generazioni. L’Oceanis 473 era imbarcazione della sofferenza, della disonestà, della illegalità. Dal bigliettino che noi abbiamo messo in cornice con la grafia originale, abbiamo la storia di questa Motovela. Gli scafisti trafficavano persone, ben 115 per ogni volta e sulla tratta dalla Turchia. L’Oceanis è stata sequestrata, confiscata e la Procura della Repubblica di Ragusa l’ha data in custodia ad Archeoclub D’Italia che l’ha rigenerata ed oggi è diventata Marenostrum Dike, presidio di legalità. Marenostrum dal nome del nostro Dipartimento marino, MareNostrum e Dike dal nome della dea della Giustizia nella mitologia greca. Agli studenti, ben 200 delle scuole siciliane, abbiamo mostrato un video con il quale raccontiamo tutte le attività sociali, culturali e di promozione del territorio che stiamo facendo. Ad esempio il progetto Bust Busters, ideato da Archeoclub D’Italia e che ci vede in collaborazione con il Centro di Giustizia Minorile della Campania, con Marina Militare, con Corpo Militare dell’Ordine di Malta, impegnati nel reinserimento in società dei ragazzi dell’Area Penale di Napoli. Siamo arrivati già a 20 ragazzi, diventati sub attraverso corsi di teoria e di pratica. Agli studenti abbiamo mostrato la tavola dei venti sulla quale abbiamo riprodotto quattro navi diverse, di quattro epoche storiche diverse”. Lo ha dichiarato, oggi a Palermo, Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia.
Ed oggi ben 200 studenti delle scuole siciliane, nell’ambito della Giornata Nazionale della Legalità, hanno ascoltato storie di luce, ma anche di illegalità e di sofferenza. Sono saliti a bordo della Marenostrum Dike, entrando in una sorta di luogo della memoria.
“Lo abbiamo voluto nel 32° Anniversario della strage di Capaci, nel giorno in cui morirono il giudice Giovanni Falcone – ha affermato Fortunata Flora Rizzo, Vice Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – la moglie Francesca Morvillo, la scorta. E la MareNostrum Dike ha attraccato presso quello che oggi è il Molo Trapezoidale di Palermo. Ma proprio qui sbarcavano i Fenici a partire dall’VIII secolo a. C. E dunque il nostro obiettivo è far maturare nelle giovani generazioni la conoscenza culturale e storica di questi splendidi territori”.
E oggi ad accogliere gli studenti c’era anche Umberto, ragazzo dell’Area Penale di Napoli che sta credendo fortemente in una nuova vita. Proprio Umberto è rimasto affascinato dalla bellezza del patrimonio paesaggistico della costa della Magna Grecia, imbattendosi e filmando un gruppo numeroso di delfini.
“Stiamo lavorando per questo. Per dare alle nuove generazioni un messaggio chiaro, in quanto pensiamo che il vivere la cultura, con la partecipazione attiva, possa rendere migliore la società. Abbracciamo la legalità ma soprattutto vogliamo diffondere legalità. Sull’Oceanis i criminali facevano tratta di essere umani, poi è stata sottoposto a sequestro e confisca. Oggi quell’inbarcazione non c’è – ha dichiarato Innocente Cataldi, Consigliere Nazionale di Archeoclub D’Italia – nel senso che oggi esiste MareNostrum Dike . Abbiamo iniziato un percorso di legalità, partendo dal mare e da quei ragazzi che vogliono riscattare qualche periodo buio di una loro vita precedente. Dunque il riscatto c’è, esiste, è possibile e noi lo abbiamo voluto evidenziare a Palermo nel giorno dell’attentato al giudice Falcone, a Francesca, alla scorta”.
Per Interviste –
Fortunata Flora Rizzo – Vice Presidente Nazionale di ArcheoClub D’Italia – Tel 338 – 9310216.
Francesca Esposito – Referente Attività Sociali di MareNostrum – ArcheoClub D’Italia – Tel 329 – 0356215.
Rosario Santanastasio – Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – Tel 333 239 3585.
Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Nazionale Archeoclub D’ Italia – Tel 392 5967459.