Salpata da Vibo Valentia la MareNostrum Dike, la motovela della Legalità. In questo momento è in navigazione verso Salerno dove il 4 Giugno, dalle ore 9 sarà visitata dagli studenti campani.
Nel link immagini partenza da Vibo https://www.transfernow.net/dl/202506012q3IejkF
Anna Murmura (Presidente Archeoclub d’Italia sede di Vibo Valentia ) : “Vogliamo far capire quanto sia importante investire in progetti di giustizia e aiutare persone che si trovano in difficoltà. Siano esse emigranti o carcerati che vigliono cambiare e farsi una nuova vita”.
Rosario Santanastasio (Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia ) : “Siamo stati a Palermo, poi Messina, poi Vibo. Il 4 Giugno, alle ore 9, saliranno a bordo gli studenti campani al Circolo Canottieri Irno di Salerno. Questa barca racconta una storia tragica, ma oggi, in Sicilia, diventa simbolo della rinascita, di una nuova vita, di un nuovo percorso e di legalità”.
Salerno – 4 Giugno – ore 9 – Circolo Canottieri Irno – Via Porto 41 – ad accogliere la MareNostrum ci sarà il sindaco Vincenzo Napoli, con tanti studenti.
E sempre dalle ore 9, sulla Terrazza del Circolo – mostra fotografica immersiva per vivere l’esperienza visiva e sonora dei fondali marini, in collaborazione con l’Associazione Lello Montone Musica a cura di Maria Chiara Delli Santi.
Francesca Esposito (Referente Attività Sociali di Archeoclub d’Italia – MareNostrum ) : “La vita di tutti è un dono. L’ambiente è un dono, il mare è ambiente, il mare è un dono ed ospita vita. Oggi i ragazzi dell’Area Penale Minorile di Napoli sono diventati sub, alcuni hanno intrapreso anche un percorso universitario, altri si stanno inserendo nel settore del turismo archeologico subacqueo. MareNostrum, oggi, grazie al protocollo con il Dipartimento di Giustizia Minorile è un progetto nazionale che abbraccia tutte le regioni italiane. Non più solo Napoli! “.
La MareNostrum era salpata il 19 Maggio da Napoli.
“La Motovela della Legalità MareNostrum Dike, ha da qualche minuto lasciato Vibo Valentia. E’ stato molto educativo per i ragazzi comprendere nella pratica cosa significa dare nuova vita ad un bene che era gestito dalla criminalità ed è stata una gioia per l’equipaggio e gli operatori di Marenostrum trasmettere la passione per il loro lavoro. Le scuole coinvolte sono state l’Istituto Comprensivo Don Bosco Buccarelli di Vibo Valentia e il Liceo Capialbi di Vibo Valentia. Vogliamo far capire quanto sia importante investire in progetti di giustizia e aiutare persone che si trovano in difficoltà. Siano esse emigranti o carcerati che vogliono cambiare e farsi una nuova vita”. Lo ha affermato Anna Murmura, Presidente Archeoclub d’Italia sede di Vibo Valentia.
L’attività di informazione è proseguita nel convegno pomeridiano, svoltosi nella sala parrocchiale e che ha visto la partecipazione di un pubblico adulto anche questo molto interessato. Dopo i saluti istituzionali, ma molto graditi e sentiti della Presidente di Archeoclub d’Italia sede di Vibo Valentia Anna Murmura, del rappresentante della Capitaneria di Porto di Vibo Marina in sostituzione del Tenente Ivan Ravanusa e del Comandante unità navale Guardia di Finanza del Roan di Vibo Valentia, è intervenuto il presidente della Pro Loco di Vibo Marina, Dott. Enzo De Maria che si è conceuntrato sul ruolo del porto e sulle attività dell’ente da lui presieduto. Quindi, è stata la volta del Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia Dott. Rosario Santanastasio che ha introdotto l’argomento, poi svolto in maniera più approfondita e puntuale dalla Sociologa Francesca Esposito “l’esperienza del progetto con il CGM della Regione Campania”; si è passati infine, ai tre interventi più specifici: Maria Joel Conochiella di Libera che ha parlato sul tema “dalla Confisca a bene comune”; Francesca Romano socia di Archeoclub Vibo Valentia e membro di SBV ha tracciato un quadro completo, chiaro ed esaustivo delle leggi del mare; Enzo Infantino, dirigente di ResQ People saving people, si è soffermato sul tema “Mediterraneo, un mare senza giustizia”. Ha fatto da moderatore il Maestro Antonio Montesanti.
In questo momento la MareNostrum Dike con tutto il suo equipaggio, è in navigazione verso la Campania.
“A bordo della MareNostrum abbiamo voluto un cartellone che ricordasse la storia della nave Caracciolo – ha affermato Francesca Esposito, Referente Attività Sociali di Archeoclub D’Italia – grazie alla quale vennero strappati alla illegalità, all’incertezza del futuro, ben 700 scugnizzi di Napoli. La MareNostrum Dike non c’era. Esisteva l’Oceanis 473 con la quale gli scafisti trafficavano persone. Al momento in cui la Guardia di Finanza, intercettò l’imbarcazione, c’erano più di 100 persone a bordo che venivano stipate in ogni centimetro e su una motovela che poteva trasportare 12 persone. Credo che la sofferenza sia stata tanta e sappiamo anche che gli scafisti davano i posti migliori a coloro i quali pagavano di più. La vita non ha prezzo. La vita di tutti è un dono. Il mare è un dono e non luogo di sofferenze. Spesso il mare non viene rispettato. Spesso la vita delle persone non viene rispettata. Spesso l’ambiente non viene rispettato. Noi, di Archeoclub d’Italia abbiamo unito mare, ambiente, conoscenza, tutela e legalità. Ad esempio con il progetto MareNostrum che vede la partecipazione anche della MareNostrum Dike, i ragazzi dell’area penale minorile dopo un percorso formativo hanno conseguito il brevetto da sub e con il supporto della Marina Militare e di tutti i partners del programma MareNostrum, partecipano ad immersioni subacquee per tutelare i fondali marini o sono attivi in azioni concrete di pulizia delle spiagge, ma qualcuno sta riuscendo anche ad inserirsi nel settore del turismo archeologico subacqueo. Oggi, grazie al Dipartimento di Giustizia Minorile, il progetto è esteso a tutto il territorio nazionale. In questo modo tentiamo di reinserirli in società attraverso spirito critico e cittadinanza attiva. Rispettando l’ambiente si rispettano le persone e si rispetta anche se stessi. E’ nato un qualcosa di molto positivo. Il progetto non è adottato più solo dal Centro di Giustizia Minorile di Comunità di Napoli, ma ora da tutta, grazie al Dipartimento di Giustizia Minorile”.
Ora la MareNostrum è in navigazione verso Salerno con tappa tecnica a Palinuro.
Il 4 Giugno saliranno a bordo gli studenti campani, presso il porto di Salerno.
Ad accoglierla ci sarà il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli. Dalle ore 9 alle ore 13 , visita guidata con gli studenti. La MareNostrum sarà ormeggiata al Circolo Canottieri Irno.
Dalle ore 9, mostra fotografica immersiva per vivere l’esperienza visiva e sonora dei fondali marini, in collaborazione con l’Associazione Lello Montone Musica a cura di Maria Chiara Delli Santi.
Dalle ore 10 , presso la Sala del Circolo Canottieri Irno si svolgerà una conferenza su La Motovela Dike come simbolo di legalità e riscatto sociale con l’intervento delle autorità.
“Siamo stati a Palermo, poi a Messina, a Vibo ma stiamo arrivando a Salerno. Questa barca racconta una storia tragica, ma oggi, in Sicilia, diventa simbolo della rinascita, di una nuova vita, di un nuovo percorso e di legalità. La facciamo rinascere raccontando gioia alla presenza di bambini, di ragazzi, di docenti, di comuni cittadini. A bordo ospitiamo conferenze, ma supportiamo importanti attività sociali. I ragazzi dell’Area Penale di Napoli – ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia – ad esempio, hanno partecipato e continuano a farlo, ad un progetto che oggi si chiama MareNostrum e attraverso il quale, dopo un percorso formativo, sono diventati e continuano a diventare dei sub. Vorrei ricordare che del progetto fanno parte MareNostrum, Dipartimento Marino di Archeoclub D’Italia, Archeoclub D’Italia, Marina Militare, Centro di Giustizia Minorile della Campania. Corpo Militare dell’Ordine di Malta. Grazie al protocollo firmato con il Dipartimento di Giustizia Minorile, il progetto sarà diffuso a livello nazionale e dunque sempre più ragazzi potranno essere recuperati per il bene della comunità e dopo percorsi di ritorno alla legalità”.
Per Interviste –
Francesca Esposito – Referente Attività Sociali – Tel 329 – 035 6215.
Rosario Santanastasio – Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – Tel 333 239 3585.
Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Nazionale Archeoclub D’ Italia – Tel 392 5967459.