Premio Internazionale “Sabatino Moscati” assegnato all’archeologo Paolo Giulierini e alla giornalista del Corriere della Sera Roberta Scorranese “.
La Ceromonia si è svolta oggi al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, in uno scenario di bellezza!
Nel cuore della cultura Etrusca, un viaggio nel tempo!
A consegnare loro il premio sono state le figlie del prof. Sabatino Moscati, Laura e Paola Moscati.
Nel link video – foto – intervista – https://wetransfer.com/downloads/ce111628ecba47b86d160b1a124ebcb720251115195436/b56b7f7ba99d7ac205c34e8c3436c80720251115201136/1a9a0b
“Il ricordo di Sabatino Moscati rappresenta una vera tradizione per Archeocclub d’Italia che ha investito in questo Premio Internazionale perchè valorizzare i professionisti dei Beni Culturali e non solo e che abbiano quelle caratteristiche utili e necessarie per dare una mano nella divulgazione e nella conoscenza. Quest’anno festeggiamo Sabatino Moscati e lo rifaremo anche nel 2027. Questo Premio rappresenta una continuità nel tempo. Noi daremo continuità al Premio e dunque daremo linfa ad Archeoclub d’Italia e alle nuove generazioni. Il Premio Internazionale Biennale – Sabatino Moscati – 2025 lo abbiamo assegnato all’archeologo Paolo Giulierini e a Roberta Scorranese, giornalista, scrittrice. A consegnare loro il premio saranno Laura e Paola Moscati”. Lo ha affermato, Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia!
A ritirare il premio, il giornalista del Corriere della Sera, Paolo Conti e l’archeologo Paolo Giulierini.
La Cerimonia si è svolta oggi, al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, a Roma, in uno scenario unico. La sezione delle tombe etrusche che è possibile visitare al Museo, è stata rinnovata con proiezioni, percorsi per non vedenti e che hanno disabilità visiva e cognitiva, con itinerari tattili.
“Semplicemente all’interno dell’allestimento ci sono ora delle novità. Abbiamo la sezione delle tombe ricostruite, che era già presente, è stata però rinnovata con delle proiezioni e delle nuove opportunità per le persone che hanno disabilità visiva e cognitiva, proprio grazie a video. Mentre una innovazione completa è avvenuta nelle sale 21 e 22, che prima erano spoglie e introducevano al piano nobile dove c’è la collezione Castellani, ma ora invece sono diventate proprio la presentazione di questo importantissimo nucleo di migliaia di reperti in bronzo, in ceramica – ha dichiarato Vittoria Lecce del Museo Etrusco di Villa Giulia – ma soprattutto d’oro, e per la prima volta viene presentato al pubblico quale fosse la storia della collezione e della famiglia e quindi li prepara a vedere il piano nobile.
Ecco, una parola su Sabatino Moscati. Allora, Sabatino Moscati che io ho conosciuto solo come avida lettrice e forse è anche un po’ colpa sua il fatto che abbia scelto di fare degli studi di archeologia, non è legato a doppio filo con il museo, ma è assolutamente importante ricordarlo all’interno di una struttura che da un lato si occupa di Etruschi che erano storici alleati dei cartaginesi e uno dei nostri capolavori, le Lamine di Pirgi, hanno un elemento scritto in fenicio ad esempio, ma anche impegnato proprio verso la divulgazione, verso i pubblici.
“Io dal 1985 al 91 sono stato prima vice capocronista qui a Roma con Andrea Purgatori e poi da solo come titolare della cronaca di Roma e tra i grandi ricordi di quel periodo così denso di avvenimenti c’era la collaborazione con Sabatino Moscati che aveva una rubrica fissa sulle pagine della cronaca romana e ci sono due tratti che io vorrei ricordare di Sabatino Moscati. Primo la sua cordialità – ha ricordato il giornalista Paolo Conti – la sua simpatia, la sua signorelità e poi anche questa capacità che aveva di divulgare, di rendere semplice e accessibile al grande pubblico dei temi che scientificamente erano complessi quindi questa sua attitudine al far comprendere e all’avvicinare appunto il grande ) pubblico e penso che questo sia uno dei grandi meriti di Sabatino Moscati era amatissimo dei lettori e credo quello sia la chiave di lettura del successo delle grandi mostre che lui poi realizzò come la grande mostra sui fenici a Palazzo Grassi che ebbe uno straordinario successo di pubblico era questa la capacità di Moscati di spiegare e spiegarsi in modo che è quasi un anticipatore di tanti divulgatori e divulgatrici che oggi vediamo sulla piazza culturale”.
Premiato l’archeologo Paolo Giulierini!
“Sabatino Moscati è un gigante dell’archeologia italiana, soprattutto per aver dato posto a quei popoli che notoriamente giacevano sotto il gioco culturale di Roma o di Atene – ha affermato Paolo Giulierini – ovvero in particolare da una parte gli Italici e dall’altra i Fenici. La sua grandissima mostra a Palazzo Grassi a Venezia ha costituito un caposaldo di quelle che sono le grandi iniziative culturali per il pubblico vasto e in questo senso la sua figura riunisce quella dell’accademico colto ma anche quella del potente divulgatore”.
Perchè il Premio Moscati e chi era Sabatino Moscati!
“Siamo alla terza edizione del Premio Sabatino Moscati. Un Premio che Archeoclub d’Italia organizza con costanza. Oggi abbiamo anche presentato gli atti della Seconda Edizione con contributi di relatori di grande spessore e di persone che sono state vicinissime al prof. Sabatino Moscati e che soprattutto hanno portato avanti la ricerca scientifica e archeologica di Moscati. Sabatino Moscati è stato docente de La Sapienza e dell’Università Tor Vergata, Presidente dell’Istituto per il Medio ed Estremo Oriente, Presidente dell’Accademia dei Lincei e dell’Unione delle Accademie Internazionali, socio fondatore di Archeoclub D’Italia. Ed oggi il Premio – Sabatino Moscati – unisce il mondo della cultura che sarà presente Sabato 15 Novembre, al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, a Roma. Il Premio “Sabatino Moscati”, è alla terza edizione, 2025, con un tema chiaro: “Con questo premio guardiamo al futuro”. L’Archeoclub d’Italia nel 2021, in occasione del 50° anniversario della sua costituzione, ha istituito il premio internazionale, biennale, “Sabatino Moscati”, con lo scopo di premiare figure di rilievo nel campo della cultura e dell’archeologia. Perché intitolare questo premio alla memoria del prof. Sabatino Moscati? Il contributo che il prof. Moscati ha dato all’archeologia e alla cultura in generale è immens – ha affermato Fortunata Flora Rizzo, Vice Presidente Nazionale Archeoclub d’Italia, Referente Grandi Eventi – frutto non solo delle sue straordinarie competenze scientifiche, ma anche di altrettanta straordinaria capacità di comunicare al grande pubblico. Professore alla Sapienza e a Tor Vergata, Presidente dell’Istituto per il Medio ed Estremo Oriente, direttore dell’Enciclopedia Archeologica, fondatore della rivista Archeo e del Centro di Studi per la Civiltà Fenicia e Punica del CNR, confluito poi nell’ISMA. E poi: Presidente dell’Accademia dei Lincei e dell’Unione delle Accademie Internazionali, oltre che curatore di importanti mostre, tra cui la celebre esposizione “I Fenici” a Palazzo Grassi a Venezia nel 1988. Non ultimo, un pioniere nella comunicazione televisiva con la rubrica RAI L’Almanacco – Le pietre parlano, dedicata alla scoperta dell’Italia sepolta. Il prof. Moscati è stato anima dell’Archeoclub d’Italia: prima come socio fondatore e poi, dal 1982 fino alla sua scomparsa, Presidente Onorario, ruolo che ha svolto con grande dedizione e rigore”.
Importante la presenza alla cerimonia delle figlie di Sabatino Moscati, Laura e Paola Moscati che hanno consegnato i premi
L’eredità culturale di Sabatino Moscati! Ben 600 pubblicazioni!
“Il Prof. Moscati ci ha lasciato, infatti, un’eredità preziosa: non solo le oltre seicento pubblicazioni, ma soprattutto l’esortazione a coltivare con rigore e passione la divulgazione. Per la grande famiglia di Archeoclub d’Italia, egli resta un punto di riferimento imprescindibile; il suo insegnamento resta un faro che, di lustro in lustro – ha continuato la Rizzo – rischiara la via delle nostre riflessioni e la visione che guida il nostro impegno per i beni culturali. I premiati di ieri, di oggi e di domani sono professionisti che, nel proprio ambito professionale contribuiscono in modo significativo alla divulgazione della conoscenza, alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali. Queste le ragioni del premio Sabatino Moscati”.
E in questi anni il Premio Sabatino Moscati è stato assegnato a personalità importanti della cultura e dell’impegno a tutela del patrimonio ambientale, dell’archeologia e del tessuto sociale.
Nelle precedenti edizioni erano stati premiati personalità della cultura come Massimo Osanna, Direttore Generale dei Musei Italiani, Emmanuel Anati che ha realizzato in Israele il Centro di Ricerca sull’Archeologia del Deserto, Eva Degli Innocenti, direttrice dei Musei Civici di Bologna, Giuseppe Centomani, già Direttore del Centro di Giustizia Minorile della Campania, a Vera Corbelli, Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, Massimo Cultraro, Direttore di ricerca del CNR – ISPC di Catania, Luigi Fozzati, Direttore del Nucleo di Archeologia Umida Subacquea dell’Italia Centro – Alto Adriatico, ma anche alla Conferenza Episcopale Italiana per la Valorizzazione dei patrimoni ecclesiastici, al Fondatore e Direttore della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, Ugo Picarelli, al Comandante del Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale, Generale di Brigata, Roberto Riccardi, all’architetto Josè Maria Sànchez Garcia, a Lorenzo Soave, Direttore del Master in Gestione dei Beni Culturali Link Campus University.
Nell’ambito del Premio Internazionale dedicato a Sabatino Moscati, anche la cerimonia di conferimento del titolo di Socio onorario nazionale di Archeoclub d’Italia. Premiati i presidenti di sedi come Antonino Greco, Nazarena Acquaroli, Umberto Guerra, Salvatore Cosentino, Gerolamo Fazzini. La Cerimonia è stata curata da Pietro Cirigliano, Segretario Generale Nazionale dell’Archeoclub d’Italia.
Per interviste:
Fortunata Flora Rizzo – Vice Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia e Referente Grandi Progetti – Tel 338 – 931 0216.
Rosario Santanastasio – Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – Tel 333 239 3585.
Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Nazionale Archeoclub D’ Italia – Tel 392 5967459
