
Brancaleone Vetus: Storia di un Borgo. Quale valorizzazione?

Luglio 18 @ 17:30
Archeoclub Area Integrata dello Stretto congiuntamente ad Archeocomunidiqualità ha organizzato, per mercoledì 18 giugno alle h.17,30 presso la Sala Perri della Città Metropolitana di Reggio Calabria, una Conferenza che sarà tenuta dalla prof.ssa Francesca Martorano, già Direttore del Dipartimento Patrimonio, Architettura, Urbanistica (PAU) dell’Università Mediterranea.
La VI Conferenza, che vedra’ protagonista BRANCALEONE, si inquadra nel programma del “Ciclo Archeocomunidiqualità” inclusi nell’itinerario dei “70 km d’oro: dalla Bovesia alla Locride”
BRANCALEONE VETUS è la designazione dell’abitato abbandonato negli anni Cinquanta dello scorso secolo, che fu edificato in età bizantina su una collinetta rocciosa a 300 m s.l.m. Oggi, completamente disabitato e in rovina, mantiene una notevole attrattività per la posizione incantevole che domina la vallata della fiumara di Bruzzano e per l’ampia visuale sulla costa. Nelle giornate limpide è possibile ammirare l’ampia insenatura che da capo Bruzzano termina con il promontorio di Roccella.
Esiste un piccolo e affascinante mondo nascosto, che la relatrice ha studiato e proposto all’attenzione nel 2005 al Convegno nazionale su “Insediamenti rupestri di età medievale: abitazioni e strutture produttive. Italia centrale e meridionale” svoltosi a Grottaferrata, (atti editi nel 2008). Precedentemente, nel lontano 1990, il prof. Domenico Minuto aveva per primo segnalato la presenza di due grotte con croci incise e frammenti di affreschi,rappresenti anche un Angelo.
La conferenza illustrerà l’insediamento rupestre e l’abitato successivo con le trasformazioni di età medievale e moderna. Dall’intreccio dei dati documentali, cartografici e iconografici le è stato possibile fissare i momenti significativi che hanno segnato la storia dell’insediamento, ma sono soprattutto le rovine ad aggiungere informazioni importanti sulla nascita del borgo, sulle capacità tecniche dei costruttori, sui modi di abitare e di trascorrere la vita quotidiana.
L’analisi sarà estesa al territorio di Brancaleone, che nel 1674 divenne feudo Carafa con il contiguo ducato di Bruzzano.
La cartografia delineata da Tommaso Rajola nel 1781 è di particolare interesse perché raffigurazione antecedente del terribile sisma del 1783 e se ne ricavano dati importanti su luoghi, percorsi ed edifici fortificati ancor oggi esistenti nell’area dell’attuale Comune.
Nel 2008 un intervento promosso dal Segretariato regionale della Calabria ha condotto a Brancaleone Vetus una campagna di scavi, ha recuperato parte della viabilità interna all’abitato e ha restaurato la grotta-chiesa di Santa Maria del Riparo.
Oggi il sito è valorizzato soprattutto dalla locale Pro Loco,per mantenere attivo l’interesse prestando cura e attenzione al sito e istituendo un itinerario anche letterario che comprende la casa dove dimorò Cesare Pavese,lì confinato nel 1935 per tre anni.
Un insediamento ed un territorio di rilevanza archeologica e storica che costituisce un’importante realtà culturale poco nota che con la Conferenza si vuole far conoscere, con l’obiettivo di suggerire risposte alla domanda: quali strategie di valorizzazione possono essere stimolate dalla storia?