L’Archeoclub d’Italia desidera esprimere profonda e sincera gratitudine all’Archivio di Stato di Bari, alla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Bari, al Comitato Hereditas et Portus ’80 e alla SIPBC di Puglia per il loro prezioso e costante supporto nella tutela e nella promozione della memoria storica. Grazie a questa sinergia, è stato possibile realizzare un’iniziativa che non è soltanto un momento di ricordo, ma un autentico invito a costruire un futuro consapevole, fondato sulla conoscenza e sul dialogo.Questa iniziativa non si limita alla commemorazione, ma si distingue come un’opportunità concreta per trasmettere alle nuove generazioni, in un periodo storico di grande complessità, il valore universale della cultura della pace e del ripudio della guerra. Ribadisce, inoltre, quanto sia cruciale mantenere vivo il legame tra le generazioni, stimolando una riflessione condivisa sui valori della solidarietà e della convivenza pacifica.Il documentario che vi proponiamo, intende sottolineare che la memoria storica non deve essere soltanto custodita, ma attivamente valorizzata e resa accessibile, trasformandosi in un ponte tra passato e futuro. Si tratta di un’occasione preziosa per riflettere su come le esperienze tragiche vissute dalle comunità durante eventi bellici continuino a modellare la nostra identità culturale e a rafforzare il senso di appartenenza. Questo impegno non si esaurisce nella conservazione delle fonti storiche e del patrimonio archivistico, ma si amplia attraverso la loro promozione, affinché possano alimentare un dibattito consapevole e partecipato.La memoria del bombardamento, episodio cruciale nella storia della città e parte integrante del patrimonio immateriale europeo, racconta non solo il dolore e le devastazioni causate dalla guerra, ma anche la resilienza e la capacità di rinascita delle comunità colpite. In questo contesto, il documentario realizzato rappresenta un contributo di grande rilievo, capace di collocare il ricordo di una tragedia locale all’interno di una narrazione più ampia. Esso esplora come la storia, anche nelle sue pagine più buie, contribuisca alla formazione delle identità culturali e alla diffusione di una cultura della resilienza, rappresentando un messaggio di speranza e responsabilità per le generazioni future.