Il Cimarelli Scrittore e Storico, Nuove Acquisizioni

Novembre 11 @ 21:00
Sarà Dario Cingolani nell’incontro dell’11 novembre ore 21.00 presso la sala consiliare Arnaldo Ciani, dopo una sommaria introduzione sui tratti caratteristici del personaggio, a presentare i nuovi documenti emersi nelle ultime ricerche da lui compiute in merito ad alcuni aspetti relativi alla famiglia di origine, all’attendibilità di certi suoi racconti e al suo modo di fare storia.
Nell’anno 1985 si svolse un Convegno su Vincenzo Maria Cimarelli (Atti editi nel 1988), con il quale venne messa in luce la sua figura fino ad allora quasi del tutto sconosciuta.
Nato a Corinaldo nel 1585, a 15 anni poté accedere ai corsi di Lettere umane e filosofiche dell’Università di Fermo. Diciannovenne vestì l’abito dei Domenicani e nel 1611 divenne sacerdote. Desideroso di approfondire gli studi e di conoscere genti e costumi diversi, fu prima a Napoli e poi a Palermo, dove conseguì la laurea per l’ufficio di Lettorato dell’Ordine domenicano. Nel 1615 venne destinato, in qualità di teologo, alla corte di Urbino, dove rimase per 14 anni, ricoprendo anche la cattedra di Teologia nello Studio cittadino e la carica di Priore del Convento domenicano. Nel 1628 nel Capitolo generale dei Domenicani, svoltosi a Tolosa, gli fu conferito l’incarico di Padre Maestro, il più alto grado di studio nell’Ordine, con facoltà di impartire insegnamento accademico. Nel 1631 divenne per nomina papale titolare del Tribunale dell’Inquisizione prima a Gubbio, poi a Crema, quindi a Mantova, e dal 1652 a Brescia, dove morì nella primavera del 1662.
Di formazione umanisticae filosofica dimostrò apertura alla nuova scienza riuscendo a saldare la tradizione classica con l’incipiente sapere scientifico, come autorevole esponente della cultura del tempo, nel continuo tentativo di cooperare alla civile convivenza, nonostante le spinte contrastanti e disgregatrici dell’epoca.
Cimarelli pubblicò varie opere riguardanti la storia, l’astronomia, i fenomeni naturali e altri vari argomenti (Istorie dello Stato di Urbino, Risolutioni filosofiche, Aggiunta alle Risolutioni, Tre lezioni accademiche…) che meritano un adeguato approfondimento, perché permettono di conoscere meglio la società del Seicento, e nello stesso tempo di apprezzare la sua vasta cultura, l’abilità di scrittore e la sua passione per la storia, soprattutto di Corinaldo, dalle origini fino agli avvenimenti a lui contemporanei.
Esercitò con prestigio in varie parti d’Italia l’istituto della predicazione, che all’epoca era una forma di educazione permanente.
Tutta la sua vita fu caratterizzata da uno studio continuo, sempre desideroso di conoscere cose nuove e di raggiungere un sapere enciclopedico, così come lo avevano concepito gli umanisti del Quattrocento.
A distanza di 40 anni dal Convegno si sente la necessità di approfondire ulteriormente la sua figura di intellettuale, i suoi rapporti con gli esponenti della cultura dell’epoca, l’attenzione alle scienze curiose e ai fenomeni della natura, ed anche il suo ruolo di inquisitore.
Dario Cingolani è da sempre appassionato allo studio della cultura medioevale e umanistica, soprattutto attraverso l’indagine sulle fonti codicologiche e archivistiche. L’ambito di ricerca storico-filologica riguarda principalmente la cultura tra Quattrocento, Cinquecento e Seicento, con pubblicazioni su umanisti di rilievo quali Baldo Martorello, Niccolò Perotti, Vincenzo Maria Cimarelli e sulle scuole locali di grammatica dello stesso periodo.
Come noto si ricorda che la prenotazione è obbligatoria e va comunicata all’ufficio IAT Corinaldo 071 -7978636, considerato che l’incontro avrà luogo presso la Sala Grande del Palazzo Comunale, che può ospitare un massimo di cinquantasei persone.
