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“Ciclo Archeocomunidiqualità” XI Conferenza di Marina di Gioiosa Jonica

Novembre 14 @ 17:00
Continua Venerdì 14 NOVEMBRE h.17,00 presso la Sala Trisolini di Palazzo Alvaro Città Metropolitana di Reggio Calabria, il “Ciclo Archeocomunidiqualità” con l’ IX Conferenza che vedra’ protagonista MARINA di GIOIOSA JONICA.La conferenza, organizzata da Archeoclub Area Integrata dello Stretto , si inquadra nel programma del “Ciclo Archeocomunidiqualità” – patrocinato dalla Città Metropolitana – che è iniziato con Monasterace con i meravigliosi mosaici del “Parco Archeologico Antica Kaulonia”, ed è proseguito con i tesori di Stilo e Gerace, con la Villa Romana di Casignana, con la Collezione Scaglione di Locri,con il sito di Brancaleone Vetus e con il Parco Archeoderi e la Sinagoga di Bova Marina, la Villa Romana del Naniglio di Gioiosa Jonica, tutti inclusi nell’itinerario dei “70 km d’oro: dalla Bovesia alla Locride”, elaborato da Archeocomunidiqualità e contenuto nella piccola Guida in cui sono illustrati i siti dei 10 Comuni che, nell’insieme, costituiscono un unicum sia per la loro vicinanza sia perché testimoniano il succedersi di tante civiltà.
Il ridente Comune di Marina di Gioiosa Jonica è stato costituito, quale Comune autonomo, con provvedimento in data 21 aprile 1948.
L’origine dell’insediamento non è chiara, ma sembrerebbe riconducibile alla presenza di una villa o di una stazione di sosta lungo la via di collegamento tra Reggio e Taranto. Il Teatro, datato genericamente al III-IV sec. d.C., è costituito da una cavea a semicerchio perfetto, con parodoi rettilinee, suddivisa in cinque cunei da quattro scalette, con 9 file di sedili conservate; l’orchestra misura 14 m di diametro, mentre l’edificio scenico, rettangolare, risulta ripartito all’interno da tre ambienti.
Il Comune vanta anche due torri. A poca distanza dal Teatro, la Torre cinquecentesca detta Spina o del Cavallaro; scavi archeologici condotti nella sua area di pertinenza hanno rintracciato i segni di un impianto termale di periodo imperiale, che ha fatto presumere la comune appartenenza di teatro e terme al complesso di una villa.
Più all’interno, lungo la strada per Gioiosa Jonica, si trova la Torre Galea, il cui primo nucleo fu edificato nel XV sec. da Cola Jacopo Romano, e che costituisce un notevole esempio di residenza fortificata al centro di un antico feudo rurale.
Durante la conferenza l’archeologo Parrotta tratterà il tema: “Il Teatro di Marina di Gioiosa Jonica: riflessioni e interpretazioni”. Una presentazione dedicata all’analisi storica e archeologica di questo teatro antico, una delle più rilevanti testimonianze archeologiche della Locride, con l’obiettivo di approfondirne la funzione, le caratteristiche architettoniche e il contesto storico di riferimento, basato sull’esame delle evidenze archeologiche, delle fonti letterarie e delle possibili interpretazioni e ipotesi.
Farà seguito il socio prof. Arch. Pasquale Giurleo , sul tema ”Dal Teatro antico al Museo Urbano aperto“ : tratterà del palinsesto architettonico del Teatro greco romano , della Torre Cavallaro e del contesto contemporaneo che ha generato un tessuto urbano complesso e contraddittorio. La dialettica tra conservazione e innovazione, e la narrazione urbana che ne deriva, offrono una chiave di lettura della storia e della cultura della città e il progetto di Museo Urbano aperto si propone di valorizzare l’insieme creando un percorso di visita che esplorerà la storia e la cultura del luogo – nonché di offrire ai visitatori una nuova e sorprendente lettura del sito.
