Domani – Sabato 31 Maggio – apre Villa Augustea – sito archeologico d’epoca romana con ben quattro eruzioni vulcaniche.
Apertura dei cancelli dalle ore 9 alle ore 12 e 30!
Franco Mosca – Presidente della Pro Loco di Somma Vesuviana, nel napoletano : “Augusto o non Augusto, certo è che nella Villa Augustea è predominante il tema dionisiaco e questo aspetto rende il sito di Somma Vesuviana già importante, con numerose stratificazioni di ben quattro eruzioni vulcaniche. Edifici costruiti dopo la potente eruzione del 79 d.C. e dunque è interessante anche l’aspetto sul come costruivano i romani in zone a rischio. Poi è venuta fuori la parte meno recente ed antecedente l’eruzione del 79 d.C. e domani vedremo tutto questo con ingressi gratuiti dalle ore 9”.
Apertura della Villa Augustea – Sabato 31 Maggio – dalle ore 9 alle ore 12 e 30 – località Starza della Regina a Somma Vesuviana.
In treno è possibile arrivare scendendo alla fermata Villa Augustea della linea Eav – Circumvesuviana sulla Napoli – Ottaviano – Sarno.
In auto, il posto è facilmente raggiungibile tramite autostrada Napoli – Bari con uscita a Pomigliano d’Arco o tramite la superstrada 268 uscita Somma Vesuviana – Pomigliano
Salvatore Di Sarno – sindaco del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano: “Ora sarà necessario andare oltre e scavare perchè solo lo scavo fornirà altre risposte”.
Rosalinda Perna – Assessore alla Cultura del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano: “Sabato apertura del sito archeologico. Come ricordiamo sempre, coloro i quali arriveranno a Somma Vesuviana potranno godere anche dell’ottima ristorazione!”.
“Il mondo di Dioniso, è presente nella Villa Augustea in tanti modi. Dioniso significa l’uva, significa il vino e Dioniso è il territorio che produce il vino. Augusto o non Augusto, Imperatore o non Imperatore, certo è che nella Villa Augustea è predominante il tema dionisiaco e questo aspetto rende il sito di Somma Vesuviana già importante, con numerose stratificazioni di ben quattro eruzioni vulcaniche. Edifici costruiti dopo la potente eruzione del 79 d.C. e dunque è interessante anche l’aspetto sul come costruivano i romani in zone a rischio. Poi è venuta fuori la parte meno recente ed antecedente l’eruzione del 79 d.C. e domani vedremo tutto questo con ingressi gratuiti dalle ore 9. L’attenzione però è anche sulle recenti novità importanti. Potrebbe esserci anche un complesso termale di epoca augustea. Portato alla luce un sistema termale privato. Un sistema che dunque doveva riscaldare una villa importante, un sito importante. Siamo in un territorio che ha valenze magiche. Questa è la terra di Dioniso, la terra del Vesuvio, dove si produceva un vino eccezionale che da questa terra giungeva nel Mondo Antico, fino in India. Leggendo di attestazioni archeologiche, senza il rinvenimento del sito archeologico di Somma Vesuviana, senza la Villa di Somma, eravamo convinti che dopo l’eruzione del 79 d.C. ci fosse stata una stasi lunga, profonda, per la produzione del vino. Invece lo scavo di Somma ha dimostrato che il vino si è sempre prodotto. Dunque un territorio fertile dalle grandi potenzialità. E’ chiaro che un territorio del genere, sotto la Montagna, acquistava agli occhi di Augusto l’essenza del magico. Qui, su questo territorio, c’era la villa dei genitori di Augusto e Augusto ha voluto morire in questo territorio”. Lo ha affermato Franco Mosca, Presidente della ProLoco di Somma Vesuviana, nel napoletano.
L’apertura è organizzata dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli, Comune di Somma Vesuviana, Pro Loco con le associazioni Tramandars e Amici del Casamale.
Un sito archeologico in verticale, all’interno del quale sono venute alla luce ben quattro stratificazioni geologiche di quattro eruzioni diverse quali quella del 79 d.C., del 472 d.C., del 512 d.C. e del 1631, abbracciando una storia forse anche superiore ai 2000 anni. Infatti, al sito archeologico di Somma Vesuviana è emersa l’epoca augustea e non sarebbe esclusa l’eventualità di un’epoca ancora anteriore.
Il sito archeologico di Somma Vesuviana è ricco di misteri da svelare e vede un vero trionfo del tema dionisiaco.
In superficie l’epoca del dopo 79 d.C. e in profondità l’epoca augustea. Un sito di grande valenza, quello che sta emergendo sempre più a Somma Vesuviana,a 18 Km da Napoli. E’ il sito che testimonia il passaggio del tempo.
“La Villa appare di fatto come una testimonianza vivace del passato, dei secoli in evo antico, perchè la Villa pre 79 è una villa che è stata certamente intaccata dall’eruzione del Vesuvio, ma su questa villa più antica si costruisce la villa che è in superficie. Questa villa in superfice sfida tutti i secoli dell’evo antico. Ci sarà una successiva eruzione, quella del 472 d.C. che comporterà il seppellimento della villa. Dunque questo sito è testimone del passaggio del tempo. Ma il 472 d.C. è il periodo in cui l’Impero Romano, anche formalmente scompare per cedere il posto a quello che è il Mondo post Antico e Alto Medioevale. Quindi siamo dinanzi alla testimonianza di un fecondo rapporto – ha continuato Mosca – anche se distruttivo, nell’ambiente naturale tra il territorio e il Vesuvio che di tanto in tanto si risveglia. Dunque abbiamo saputo che questi territori non sono stati mai abbandonati dalla frequentazione umana. L’eccezionalità di questo rinvenimento è anche che capita in un territorio favoloso. Un territorio che secondo me attende di essere risvegliato in termini di valorizzazione turistico – culturale. Lo scavo della Villa di Somma Vesuviana, non avviene nel deserto, ma in un territorio dove noi abbiamo attestazioni culturali di diversissimo tipo, soprattutto culturali perchè legate a diverse cronologie. Abbiamo ad esempio il Complesso Monumentale di Santa Maria del Pozzo, nel cui sottosuolo c’è questo palinsesto di pittura che inizia nell’XI secolo e giunge fino a tutto il XVII secolo con testimonianze eccezionali. Abbiamo il Castello di Lucrezia D’Alagno, abbiamo il grande comparto di Castello nella zona di Montagna, sul Monte Somma. Abbiamo una testimonianza unica al mondo che è il Centro Storico, il Casamale. Credo che il Casamale sia l’unico caso di Terra Murata intatta di epoca Aragonese, un borgo fortificato di epoca aragonese, forse unico esempio di epoca aragonese che abbiamo nella sua integralità. Abbiamo un territorio che magicamente continua ad essere l’attore principale di una serie di eventi legati al mondo della cultura, perchè sono attestazioni folcloriche di particolare importanza”.
Domani – Sabato 31 Maggio, la grande opportunità di entrare in un sito archeologico che conserva molti misteri
“Grazie alla Soprintendenza, la Villa Augustea sarà aperta ogni Sabato di fine mese, tutti i mesi. Ora dobbiamo pensare ad andare oltre, perchè la prosecuzione degli scavi sarà determinante e finalizzata a fornire tante risposte. Somma Vesuviana sta lavorando molto sulla vocazione turistica – ha affermato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano – e grazie alle associazioni come Pro Loco, Tramandars e Amici del Casamale, puntiamo ad un’apertura in contemporanea anche degli altri siti culturali! ”.
“Avremo mesi pieni di eventi con musica, artisti, eventi soprattutto al Borgo Antico del Casamale. Ricordo anche che tutti gli ingressi alla Villa Augustea sono liberi e gratuiti. Tutti coloro i quali verranno a Somma Vesuviana – ha affermato Rosalinda Perna, Assessore alla Cultura del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano – potranno gustare la meravigliosa ristorazione, vedere ed apprezzare i monumenti ma anche le meravigliose tradizioni popolari che stanno per entrare nel vivo!”.
Per interviste:
Rosalinda Perna (Assessore alla Cultura del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano) – tel 334 – 984 4830.
Salvatore Di Sarno – sindaco della Città di Somma Vesuviana – Tel 328 277 6361.
Giuseppe Ragosta – portavoce – Tel 392 5967459.