Da oggi esperti internazionali a confronto sulla possibile data dell’eruzione del 79 d.C. che coprì Pompei e l’intera area vesuviana
Gabriel Zuchtrieghel – Direttore del Parco Archeologico di Pompei : “L’evento di oggi rappresenta un confronto senza precedenti. La data dell’eruzione di Pompei ha una valenza, non è secondaria!”.
Pedar Foss – De Pauw University Indiana : “Ne sono certo : la data è quella del 24 Agosto!!”.
Helga Di Giuseppe – archeologa : “Pompei ha bisogno di studio, ha bisogno di confronto tra gli specialisti, ha bisogno di approccio interdisciplinare, quantitativo, contestuale, distributivo e ha bisogno soprattutto di confronto tra tutti coloro che a Pompei cavano, che la studiano e che devono restituire a Pompei la giusta data!!”.
Rosario Santanastasio – Presidente Nazionale Archeoclub D’Italia : “In una sola conferenza abbiamo unito tutti i pensieri e le differenze di pensiero!!”.
E domani – Sabato 22 Novembre – Ore 9 e 30 – Antiquarium di Boscoreale – Conferenza Internazionale: “POMPEI · 79 d.C. questioni di metodo e di narrazione storica”.
Studiosi provenienti da diverse istituzioni accademiche nazionali e internazionali si confronteranno e affronteranno il tema da punti di vista metodologici differenti: filologici, climatologici, astrologici, ambientali, geologici, numismatici, epigrafici, archeobotanici, archeozoologici, storici e religiosi.
Nel link interviste – foto e video – https://wetransfer.com/downloads/c9882c4a5a12670f1de92c7f03d44db320251121152958/e90a0b0f4139a31912a3a22b99006d4d20251121154512/f89726
“L’evento di oggi rappresenta un confronto senza precedenti. La data dell’eruzione di Pompei ha una valenza, non è secondaria ed è importante anche come un fatto di memoria, come oggi noi ricordiamo delle date sia di tragedie, di stragi, ma anche di momenti gioiosi, di liberazione, di unità. Così dobbiamo anche considerare il mondo antico, dal quale abbiamo relativamente poche date, ma quelle che abbiamo le dobbiamo studiare e analizzare bene perché sono un fatto appunto di memoria collettiva. Innanzitutto bisogna chiarirsi sulle premesse di un dibattito e credo che è un po’ come le regole del gioco.
Prima di giocare e vedere chi la vince bisogna stabilire secondo quali regole noi stiamo giocando e le regole sicuramente dovrebbero essere che abbiamo una tradizione abbastanza univoca e chiara, coerente, che è quella degli autori antichi che parlano del 24 agosto ma anche dell’autunno che per i romani iniziava già intorno all’8-10 agosto. Quindi è un dato coerente, non c’è una contraddizione. Ora potrebbe sempre essere una data sbagliata però bisognerebbe avere degli argomenti molto forti per spostare una data che non è un’operazione così semplice”. Lo ha affermato oggi, Gabriel Zuchtrieghel, parlando alla stampa, a margine della primo giornata della conferenza internazionale : “POMPEI · 79 d.C. questioni di metodo e di narrazione storica”.
L’evento è stato organizzato da Archeoclub D’Italia, dal Parco Archeologico di Pompei in collaborazione con la Casa editrice Scienze e Lettere.
Per Peader Foss non ci sono dubbi! La data dell’eruzione è il 24 Agosto del 79 d.C. e ha spiegato il perchè! Foss per nove lunghi anni ha studiato i manoscritti!
“Il mio studio ha ricostruito i vari passaggi attraverso i quali la versione che dava il mese di novembre, come quello dell’eruzione, intro a far parte della traduzione manoscritta. In particolare, ho messo in evidenza come l’editore di un’edizione a stampa a Roma nel 1464 interpretò Novembre come una lacuna nelle lezioni manoscritte dell’epoca. Inoltre, anche dopo il ritrovamento di manoscritti meglio conservati – ha dichiarato Peader Foss, giunto dagli Stati Uniti e Professore di studi classici presso la DePauw University di Greencastle, Indiana – e più antichi, e la concordanza sulla data dell’eruzione al 24 agosto, i studiosi della storia naturale di Plinio il Vecchio rientrodussero novembre e diedero inizio a una nuova serie di errori che portarono alla molteplicità di date oggi in esame”.
L’evento è stato ideato dall’archeologa Helga Di Giuseppe!
“Ho ideato questa conferenza in collaborazione con il Parco archeologico di Pompei, con l’Archeoclub d’Italia e con la Casa Editrice Scienze e Lettere perché ho ritenuto che Pompei meritasse verità storica e fosse necessario riportare in un recinto scientifico una discussione che negli ultimi anni è diventata pubblica e ha preso il carattere della propaganda, della pubblicistica mentre invece Pompei ha bisogno di studio, ha bisogno di confronto tra gli specialisti, ha bisogno di approccio interdisciplinare, quantitativo, contestuale, distributivo e ha bisogno soprattutto di confronto tra tutti coloro che a Pompei cavano, che la studiano e che devono restituire a Pompei la giusta data che abbiamo ma su cui è stata fatta confusione negli ultimi secoli – ha dichiarato l’archeologa Helga Di Giuseppe – la data c’è e la dobbiamo restituire perché le date sono importanti, le date sono evocative della storia, degli eventi, dei momenti quando noi abbiamo una data pensiamo sempre a un momento storico ben preciso tenendo conto che poi quell’eruzione non ha coperto solo Pompei ha coperto tutta l’area Vesuviana, fino a Capri addirittura a Capri quando si scava si trovano i depositi di Cenerè e Lapigli è arrivata fino a Sotrento, ha coperto soprattutto Pompei, Ercolano e Stabia ma un po’ tutte le città del Golfo”.
Una Conferenza che in queste ore sta vedendo la presenza di archeologi ed esperti provenienti dai Paesi Bassi, dalla Germania, dalla Francia, dalla Spagna, dagli Stati Uniti. Molteplici saranno gli aspetti che verranno approfonditi anche nella giornata di domani, come ad esempio la questione del clima di quel tempo!
“Archeoclub d’Italia ha voluto unire i pensieri. Si parla del 24 Agosto, di fine Ottobre ed alcuni anche di Novembre o Settembre. Abbiamo voluto rappresentare un confronto tra anime diverse – ha dichiarato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia – per dare una prospettiva di conoscenza più precisa degli eventi di quel tempo. Ci stiamo riuscendo”.
La Conferenza proseguirà domani!
E’ un evento unico, originale, organizzato dal Parco Archeologico di Pompei in collaborazione con la Casa editrice Scienze e Lettere e l’Archeoclub d’Italia.
La seconda giornata di sabato 22 invece sarà divisa in due sessioni.
Al mattino la sessione sarà presieduta da Stefano De Caro, con interventi di: Allison Emmerson, Mary Evelyn Farrior, Mark Robinson, Jordan Rogers, Girolamo Ferdinando De Simone, Antonio Caruso, Antonio Corso, Gaetano Di Pasquale, Alessia D’Auria. Al pomeriggio, presiede Antonio De Simone con interventi di: Umberto Pappalardo e Mario Grimaldi, Salvatore Ciro Nappo, Llorent Alapont, Helga Di Giuseppe, Marco Di Branco, e infine una tavola rotonda con discussione di Paolo Giulierini, Giuseppe Camodeca, Antonio De Simone, Eric M Moorman, Grete Stefani.
Il Comitato scientifico e organizzativo dell’evento è costituito da: Gabriel Zuchtriegel, Stefano De Caro, Nathalie de Haan, Helga Di Giuseppe, Paolo Giulierini, Mario Grimaldi, Eric M. Moormann, Domenico Palumbo, Umberto Pappalardo, Felice Senatore.
Per la stampa –
Ufficio Stampa Parco Archeologico di Pompei – Tel 081 – 8575327 – pompei.ufficiostampa@cultura.gov.it
Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Archeoclub d’Italia – Tel 392 – 5967459.
