Chiese Aperte – Domenica 11 Maggio – sarà anche in Umbria e nel Lazio, in un contesto storico particolare.
Claudio Bianchi (Presidente Archeoclub d’Italia sede di Todi) : “n Umbria, a Todi, visita alla Chiesa di San Lorenzo, in località Loreto, edificata nel periodo romanico, verso il 1100 circa e sorge nella parte collinare di Todi. Il portale è romanico e la trifora è suddivisa con piccoli capitelli in marmo”.
Floriana Giannetti (Presidente Archeoclub d’Italia sede di Cassino) : “Partiremo da Cassino per raggiungere il borgo casertano di Sant’Angelo D’Alife. Nel borgo casertano visiteremo la cappella di S. Antuono Abate, attigua alla chiesa parrocchiale di S. Angelo D’Alife, che è unica per la completezza del ciclo pittorico del Quattrocento narrante la vita del Santo e della Madonna”.
Venceslao Grossi (Presidente Archeoclub d’Italia sede di Terracina) : “A Terracina visita alla chiesa di San Silviano risalente al IX – XIV secolo. La chiesa di San Silviano e l’area del suo immediato contesto costituiscono uno dei più antichi luoghi di riunione, di sepoltura e di culto dei primi cristiani nel territorio della Valle di Terracina”.
Domenica 11 Maggio, in tutta Italia sarà – Chiese Aperte.
Fortunata Flora Rizzo ( Vice – Presidente Nazionale Archeoclub d’Italia – Referente Chiese Aperte) : “In un contesto storico e temporale molto particolare. Quasi sicuramente per quella data sarà stato eletto il nuovo Papa, avremo Chiese Aperte l’11 Maggio in tutta Italia. Gli eventi saranno davvero tanti”.
“Domenica 11 Maggio sarà Chiese Aperte in tutta Italia. In Umbria, a Todi, visita alla Chiesa di San Lorenzo, in località Loreto, edificata nel periodo romanico, verso il 1100 circa e sorge nella parte collinare di Todi. Il portale è romanico e la trifora è suddivisa con piccoli capitelli in marmo. Non è un sito molto conosciuto ed è per questo che abbiamo voluto Chiese Aperte in questa zona di Todi che rappresenta comunque una delle meraviglie della città umbra. L’obiettivo è anche accendere l’attenzione sulle zone più decentrate, più periferiche. Domenica, dalle ore 17 alle ore 19, per Chiese Aperte avremo poesie e musica sacra”. Lo ha annunciato Claudio Bianchi, Presidente Archeoclub d’Italia sede di Todi.
E Chiese Aperte sarà anche nel Lazio con un’escursione singolare che partirà da Cassino per giungere a Sant’Angelo D’Alife, in Campania.
Cassino per S.Angelo D’Alife che si trova nel casertano.
“Raduno in Piazza Municipio, a Cassinoo, alle ore 9 e partiremo per Sant’Angelo D’Alife dove arriveremo in bus alle ore 10. Nel borgo casertano visiteremo la cappella di S. Antuono Abate, attigua alla chiesa parrocchiale di S. Angelo D’Alife, che è unica per la completezza del ciclo pittorico del Quattrocento narrante la vita del Santo e della Madonna. Per questo è stata proclamata Monumento Nazionale nel 1953. La chiesa si trova nel cuore del centro storico di S. Angelo D’Alife – ha dichiarato Floriana Giannetti, Presidente Archeoclub d’Italia sede di Cassino – nelle adiacenze della chiesa di S. Maria della Valle. Superato il portale tardo-gotico del XV sec., si entra in un ambiente straordinario dove a sorprendere sono gli affreschi che decorano le pareti e la volta. Il ciclo degli affreschi è stato realizzato agli inizi del XV sec. da artisti probabilmente provenienti dal centro Italia. Nella volta a crociera sono raffigurate immagini degli evangelisti all’interno di un motivo di colonnine a tortiglione che ne ricalca le nervature. È lo spettacolo della celebrazione del libro che sbalordisce chiunque entri nella Cappella. Non visiteremo solo la chiesa ma anche il Mausoleo, l’Anfiteatro Romano, il Criptoportico, il Museo Archeologico”.
Chiese Aperte nel Lazio come ad esempio a Terracina. Eventi che inizieranno dalle ore 10.
“A Terracina visita alla chiesa di San Silviano risalente al IX – XIV secolo. La chiesa di San Silviano e l’area del suo immediato contesto costituiscono uno dei più antichi luoghi di riunione, di sepoltura e di culto dei primi cristiani nel territorio della Valle di Terracina. Tale sito, nello stesso tempo, conservò la memoria di alcuni dei martiri e dei santi locali, tanto da concorrere in modo fondamentale alla formazione del toponimo “Valle dei Santi”; esso divenne, pertanto, anche un importante luogo di venerazione religiosa e, dunque, un centro di diffusione del Cristianesimo e di affermazione della Chiesa terracinese in età paleocristiana e alto-medievale. Nel Basso Medioevo, il profondo legame religioso e sociale, stabilito in particolare dalla devozione popolare tra il santo, il suo luogo di culto e il mondo agricolo, sfociò nel riconoscimento ufficiale della Chiesa e della Città, le quali elessero San Silviano compatrono di Terracina, dedicandogli uno dei tre altari principali della Cattedrale di San Cesareo; negli Statuti comunali fu inoltre sancito il giorno per la pubblica celebrazione della sua festa (1° Maggio). Questa tradizione – ha affermato Venceslao Grossi, Presidente Archeoclub d’Italia sede di Terracina, nel Lazio – confermata e rinnovata nel corso dell’età moderna, non soltanto è continuata in età contemporanea, ma dopo oltre 11 secoli è giunta sino ai nostri giorni sostanzialmente immutata, diffondendosi addirittura oltreoceano. Sia la documentazione storico-archivistica, sia quella archeologica, sia infine quella architettonica riconducono la fondazione della chiesa di San Silviano alla seconda metà del IX secolo. Gli importanti resti di affreschi conservati nella cappella circolare, raffiguranti San Silviano vescovo ed altre tre figure di santi, per caratteri iconografici e stilistici appartengono invece ad una fase successiva, molto probabilmente alla prima metà del XIV sec., cioè nell’età della signoria angioina a Terracina”.
Domenica 11 Maggio sarà Chiese Aperte in un contesto storico particolare.
Il programma sarà su Chiese Aperte 2025 – Archeoclub d’Italia
“Sarà Chiese Aperte in tutta Italia ed in un momento storico. L’11 Maggio, in Italia sarà “Chiese Aperte” che giungerà alla sua trentunesima edizione. Si tratta di un importante appuntamento caratterizzato quest’anno dalla concomitanza con il Giubileo Universale ordinario della Chiesa Cattolica 2025 – ha affermato Fortunata Flora Rizzo, Vice Presidente Nazionale Archeoclub d’Italia, Responsabile Grandi Progetti e Referente Chiese Aperte – detto anche Giubileo della Speranza. Oltre alla conoscenza della storia e dell’architettura degli edifici di culto, estenderemo la nostra attenzione anche ai manufatti che vi sono contenuti, con un approfondimento storico – artistico delle opere e degli autori che le hanno realizzate”.
Per interviste:
Fortunata Flora Rizzo, Vice Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia e referente evento – Chiese Aperte – – Tel 338 – 931 0216.
Rosario Santanastasio – Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – Tel 333 239 3585.
Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Nazionale Archeoclub D’ Italia – Tel 392 596745.